"Coro CAI Villasanta 2016" - Bènia Calastoria
Bènia Calastoria
Tornà, son tornà, son tornà par sempre,
Tornà, son tornà, son tornà par sempre,
Tornà nella valle dove gera me popà.
Vardè, ma vardè, ma vardè la valle,
Vardè, ma vardè, ma vardè la valle,
Vardè le montagne dove gera le contrà.
Vardè, ma vardè, ma vardè la valle,
Vardè, ma vardè, ma vardè la valle,
Vardè le montagne dove gera le contrà.
Il tema dell'emigrazione e del ritorno alla terra natia è spesso presente nei brani di De Marzi, e in "Benia Calastoria" assume un tono ora dolce, nostalgico, ora rabbioso e risentito: Beniamino, così si chiama il protagonista, è il paradigma di quei giovani italiani che andavano a cercare fortuna all'estero, ad esempio in Belgio, come minatori, per poi poter ritornare in patria con un po' di denaro. "Calastoria" significa "dalla bella storia", poiché Benia, ritornando alle sue contrà, pensa nostalgicamente a quando le aveva lasciate, immaginando le valli, i campi, le montagne, e la gioia che avrà nel rivederle; ma, quando si ritrova davanti a quelle terre, così cambiate e alterate dall'urbanizzazione, dall'inquinamento, dal "progresso", non riesce a trattenere le urla di rabbia: "Vardè la valle, dove gh'era le contrà!".
Bepi De Marzi >